Allegorie per un matrimonio
Ci troviamo ad Arsoli, a 60 Km da Roma, nell'antico Castello Massimo, là dove, intorno all'anno 1000, doveva già esistere una sorta di monastero fortificato dei monaci benedettini ....
Nel 1749 Marco Benefial dipinse il Salone del castello su commissione del suo amico e protettore Niccolò Soderini, imparentatosi trenta anni prima con la famiglia Massimo
Rappresentando il matrimonio tra Perseo e Andromeda, il pittore allude a quello tra il marchese Filippo Massimo e Isabella Fiammetta Soderini avvenuto nel 1715 ...
Sono presenti molte divinità ....
In alto, al centro di un disco con i segni dello zodiaco, Giove cavalca l’aquila e sancisce con la sua presenza l'importanza e la legalità del matrimonio ...
Vicino alla sposa, Giunone, riconoscibile dal suo pavone, ne esalta la fedeltà e la devozione
e, poi, le Grazie e Venere con le colombe a rappresentare la fisicità dell'unione ... accanto a lei, Amore con la faretra piena di frecce, nell'atto di unire due fiamme ....
Contrapposta alla Concordia che, accanto a Giove, vigila sulla buona riuscita del matrimonio ...
c'è la Discordia che rovina giù dalle nuvole, cacciata dalle altre divinità ... in mano reca un cartiglio dove si può leggere Marcus Benefial
Così l'opera è firmata da questo magnifico pittore che profuse colori settecenteschi vivi e brillanti, chiari e luminosi per esaltare il matrimonio di Isabella Fiammetta.
Nelle quadrature e nelle vedute paesaggistiche, fu sicuramete coadiuvato da altri pittori ... sua dovrebbe essere la fascia che incornicia la scena ...
... con medaglioni monocromi contenenti le allegorie dei quattro continenti allora conosciuti, con i tipici attributi ... come, per esempio: l'America ..
e l'Africa ... bellissima l'ombra riportata che da volume alle figure.
Non mancano i presunti progenitori romani dei Massimo ...rappresentati nei quattro busti dipinti tra le finte colonne che scandiscono gli spazi sulle pareti brevi ....
... uno per tutti, il buon Scipione .. detto anche l'Africano.