Un gatto alla porta
Una porta "sui generis" e un gattuccio un po' malridotto dall'umidità di risalita ...
Il gatto guarda speranzoso il severo frate che si affaccia dalla parete e indica il ritratto di un personaggio
La porta lignea a sinistra contiene un insieme di oggetti in trompe-l'oeil: un cesto di legna, libri, oggetti sacri e di penitenza, un paio di occhiali, una candela appena spenta, poche verdure con una pagnottella ... niente che possa far felice un povero gatto di convento ...
Siamo nel Chiostro Michelangiolesco del Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano dove si trova, dipinta ad olio su muro e su tavola, un opera autografa e datata 1855 di Filippo Balbi
Sul muro all'interno della specchiatura della porta è raffigurato Pierre Foucois (ma esistono tante versioni di questo cognome) avvocato di successo e giudice al servizio del conte Raimondo V di Tolosa che, alla morte della moglie, si fece monaco nella Grande Chartreuse, dove morì e fu sepolto ...
il monaco "Fercoldo" punta il dito sul ritratto di suo figlio Guy Foucois ... destinato a ricalcare le orme del padre nello studio del diritto e poi anche nell' abbracciare lo stato ecclesiastico, una volta rimasto vedovo ... questa svolta radicale della sua vita lo portò, nel febbraio 1265, a diventare Papa con il nome di Clemente IV