AQUILEIA - 'asaraton oikos'... un fantastico trompe l'oeil
Siamo nel II secolo a.C. .... i rifiuti del pranzo venivano lasciati disinvoltamente cadere a terra.
Secondo quanto riferisce Plinio il Vecchio, per mascherare questa spiacevole usanza, un mosaicista greco, tale Soso da Pergamo, inventò un pavimento musivo policromo in cui erano rappresentati, in stile naturalistico, i resti di un pasto.
Nasceva così il tema dell'asaroton oikos .... il "pavimento non spazzato" da collocare nella sala del triclinio... successivamente riprodotto in numerosi mosaici.
Questo pavimento che proviene da una domus di Aquileia (I sec. a.C.) ha proprio il soggetto raro e particolare dell'asaraton oikos .... una fantastica natura morta.
Disseminati per l’intero perimetro, in parte lacunoso, lische di pesce, gusci vuoti, frutta e suppellettili ad accertare l’abbondanza e la magnificenza della mensa del padrone di casa.
Un' originale scelta decorativa, un vero e proprio trompe l'oeil che, oltre a rendere sontuosa la casa ...
... nascondeva anche esigenze pratiche: gli avanzi dei cibi, infatti, si mimetizzavano con il tema del pavimento che ne simulava lo stato al termine del banchetto, prima che i servi lo pulissero.
Questo bel pavimento non spazzato di Aquileia era destinato a decorare una sala triclinare sicuramente di particolare pregio ...
... ed era anche un modo per stupire gli ospiti e per ricordare loro la devozione del padrone di casa verso i defunti: le doverose offerte di cibo ai morti vengono qui immortalate per l’eternità.