Ha sfidato anche il tempo ....
Andando A ZONZO PER ROMA ... vi potete imbattere in questo manifesto sulla facciata del Palazzo Massimo alle Terme
HA SFIDATO ANCHE IL TEMPO ... non vi resta che entrare per saperne di più ...
E' il Pugile delle Terme, così detto perchè una volta si poteva ammirare nell'Aula Ottagona del Museo delle Terme di Diocleziano ... spostato qualche anno fa' in una sala del Palazzo Massimo .. eccolo in tutta la sua tragica bellezza
E' stato ritrovato nel 1885 nell'area del Convento di San Silvestro al Quirinale, la dove erano le Terme di Costantino .... rappresenta un pugile in riposo, subito dopo un pericoloso incontro pugilistico.
Il combattimento è appena terminato, il corpo è abbandonato ... tutto l'atteggiamento denota stanchezza e dolore ...
ma, la testa si alza bruscamente di lato come se la sua attenzione fosse, improvvisamente, attirata da qualcosa .... dal responso dei giudici, dall’applauso della folla ...
Il pugilato era uno spettacolo circense molto popolare presso i Romani, cruento e sanguinario .... come dimostrano bene l'ematoma sotto l’occhio destro, la frattura del setto nasale, le ferite sul viso, le orecchie sanguinanti
Eccoli i micidiali caesti ... i guantoni con cui si colpiva crudelmente al viso, che era il principale bersaglio
Per molto tempo si è pensato di leggere un’iscrizione, sul guanto sinistro, con il nome dell’artista Apollonio figlio di Nestore, importante scultore del tempo di Augusto.
Adesso, invece, gli studiosi sono propensi a datare questo capolavoro intorno al 330 a.C. e l'avvicinano alle creazioni di Lisippo.
Plinio diceva di Lisippo che “sembra propria di lui l’espressività servita fin nei minimi particolari” e Petronio racconta come Lisippo morì per essersi dimenticato di mangiare, mentre si adoperava per rifinire i dettagli della sua ultima opera....