Scagliola, un lusso economico ....
L’arte della scagliola riesce ad imitare i marmi più pregiati utilizzando materiali "poveri" ....
La scagliola è polvere di gesso ottenuta dalla selenite che si trova in natura in forma di scaglie ... se ne ricava un impasto che a fine lavorazione diventa lucido e solido come la pietra.
Il massimo fulgore della scaiola lo troviamo in Italia, in Austria e in Baviera durante il XVII secolo .... quando questa alternativa economica all’uso di materiali pregiati ben assecondava la ricerca dell’effetto “sorpresa” caratteristico dell'età barocca.
Poi, nel XVIII secolo, il monaco vallombrosiano Enrico Hugford (1695-1771), abbandona l’imitazione della tarsia marmorea
e sperimenta questa tecnica per realizzare opere con caratteristiche proprie della pittura...
così, nel tardo Settecento ebbe un grande successo la pittura in scagliola dai colori pastello ... una moda che durò fino a tutto l'ottocento.
Il finto marmo dalle superfici compatte e splendenti ancora oggi suscita meraviglia come questo splendido paliotto d'altare che si può ammirare nella prima cappella a destra nella Chiesa di Sant'Angelo in Pescheria
" ... ehi, cosa vi aspettavate ?!"