I canterani del Raguzzini
Roma, Piazza Sant'Ignazio...
La facciata della grande chiesa seicentesca di Sant'Ignazio incombeva sulla piccola piazza ....
... c'era bisogno di anteporle una scenografia leggera ed elegante.
Benedetto XIII affidò il compito a Filippo Raguzzini (1680 -1771) un esponente "barocchetto romano" ... un modesto architetto di provincia
che, tra il 1727 e il 1729 impresse alla piazza un andamento mosso e scenografico all'interno del quale dispose alcuni palazzetti ben modellati seguendo un raffinato gioco di curve.
Lo storico dell'arte Francesco Milizia definì spregevolmente questi edifici come delle ridicole case a forma di mobili d’epoca detti canterani o bureaux ...
per questo motivo, ma anche perchè il palazzetto dirimpetto alla chiesa, durante l'occupazione francese di Roma, ospitava uffici governativi (bureaux)
... il popolo minuto li ribattezzò «burò», o meglio «burrò» da cui deriva il nome della stradina gira attorno al palazzetto.
Sappiamo che, originariamente, i canterani erano dipinti in un grigio-celeste di grande delicatezza e luminosità ...
... il cosiddetto «color d'aria» che, simulando un effetto-cielo, "allontanava" le facciate e alleggeriva l'incombenza della chiesa dei Gesuiti.
Come spesso accade, i «canterani» che rendono unica la bellissima piazza settecentesca di S. Ignazio, aspramente criticati all’inizio, furono in seguito e sono tuttora oggetto di particolare ammirazione.